Cura del malato nell'ambiente familiare

LIBRO: Diario di un tUmorato di Dio

Pubblicato il 30 Ottobre 2017 | Link alla pagina


Autore: Mario Collarile

Editore:Casa Editrice Vereja

Genere: Biografico

Anno pubblicazione: 2007

Il “Diario di un povero tUmorato di Dio” è un trattato di RISO-TERAPIA per affrontare un terribile nemico dell’umanità come il tumore. È un diario, ma assomiglia a un thriller umoristico-ospedaliero, e racconta, come un giallo umoristico, la vicenda in un tUmorato prima, durante e dopo l’intervento chirurgico. È un diario, ma sembra un romanzo nel quale il riso è un mezzo per esorcizzare l’angoscia. Ha già donato il sorriso a tanti ammalati in più di un ospedale, ma anche a tanta altra gente. Alcuni psicologi ospedalieri ne sono rimasti entusiasti. Tutti coloro che lo hanno letto, indistintamente, hanno assicurato che basta leggere le prime battute, per non riuscire a smettere fino a che non si è letta l’ultima pagina. Provare per… ridere. E chi non ride è perché non l’ha letto.


LIBRO: Camminare sul margine

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Autore: Maria Paolo Cavalieri

Editore: Consulta Librieprogetti

Genere: Autobiografico

Anno pubblicazione: 2016

Resoconto memoriale di undici anni di lotta, e di vittoria, contro il cancro. L’autrice narra le sofferenze e le speranze che hanno accompagnato il lungo percorso. Particolarmente attenta la descrizione delle sensazioni e dell’apporto del personale medico e sanitario, ma anche di amici e parenti. Il margine che “fa la differenza” in queste vicende, secondo l’autrice, è lo spazio che il paziente deve ritagliare per sé, per non essere “disturbato” dai rumori di fondo, da ricordi che cerca di rimuovere. L’intero percorso si è svolto nel reparto oncologico dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.


LIBRO: 55 vasche. Le guerre, il cancro e quella forza dentro

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Autore:Mimmo Candido

Editore: Rizzoli

Genere: Autobiografico

Anno edizione: 2016

Non basta aver visto mille volte la morte da vicino, brutale e vigliacca come può essere solo nelle guerre che non risparmiano i civili: bambini, donne, indifesi. Non basta a placare lo sgomento quando ti senti dire che hai un cancro al polmone, speranze di sopravvivenza 0,0. Non basta a Mimmo Candito, inviato per decenni sui fronti più caldi del pianeta, dall’Afghanistan al Libano. Non basta, eppure aiuta a chiamare per nome la paura, a resistere al dolore. Così come non basta eppure aiuta l’amore per lo sport che Candito ha sempre avuto, lui che da ragazzo è stato vicecampione juniores di sciabola e pivot in una squadra di pallacanestro che è stata Nazionale italiana all’estero. E soprattutto queste due esperienze – in guerra e come atleta aiutano a guardarsi dentro per andare a scovare quelle energie nascoste che permettono di affrontare a testa alta la battaglia per la propria vita, per le persone che si amano. “55 vasche” è un memoir da pelle d’oca in cui Candito, con una penna nobile ed emozionante, racconta la sua lotta contro la malattia, intrecciandola con i ricordi toccanti di trent’anni da inviato. E spiega perché, e come, davanti al tumore abbia scelto di essere combattente e non condannato. In un libro che è un inno alla vita, e può spronare ciascuno di noi.



Coloriamo un MANDALA?

Pubblicato il 24 Settembre 2017 | Link alla pagina


Da alcuni mesi i Volontari dell’Associazione MAI SOLI propongono, ai pazienti dell’Oncologia di Pinerolo, di colorare dei MANDALA.

Questo permette loro di distogliere per un pò la mente dalle preoccupazioni per la malattia e per gli eventuali effetti collaterali della chemioterapia.

I MANDALA sono stati apprezzati da numerosi pazienti, ecco infatti le immagini dei loro lavori.

 


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